Qual è la regione italiana con la più alta percentuale di famiglie con almeno un cane o un gatto?
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzPrima di Friuli e Veneto, in vetta alla classifica, c’è la nostra bella Sardegna!! Ben il 72,5% delle famiglie sarde ha almeno un cane o un gatto!
Non ci sono fonti ufficiali, tuttavia siamo pronti a scommettere che il nomignolo più diffuso tra i felini sia “Mussi”!
Altra notizia a tema tutta sarda è che a Carbonia, ad inizio anno, è stato inaugurato il primo ambulatorio gratuito h24 per cani e gatti, mentre già da tempo, in provincia di Oristano, esiste una spiaggia tutta dedicata ai gatti: “Su Pallosu”, che è anche il più piccolo borgo marino d’Italia, con appena 40 case di cui solo 4 abitate tutto l’anno.
Questi “cuccioli” e gattini di casa ci fanno compagnia, li consideriamo di “famiglia”, crescendo scopriamo sempre più di loro, piccoli dispetti o atteggiamenti goffi ci fanno sorridere, ma non sempre è così.
Abbiamo fatto un sondaggio chiedendo: “ quale è il guaio più grosso che ha combinato il tuo cane o gatto?” Ecco i risultati!
La 5^ posizione è occupata dalla distruzione di oggetti. La situazione più segnalata è stata quella di borse distrutte dal “cucciolo” di casa, in preda, forse, agli stessi doloretti che accusano i bimbi quando iniziano a spuntare i primi dentini! Immenso dispiacere per i padroni di casa ma, per completezza di informazione, dobbiamo anche scrivere che c’è chi ci ha parlato più che di dispiacere di “immenso piacere quando la vittima è stata la tipa antipatica seduta al tavolino accanto al bar” (testuali parole!). In quattro casi si è stati costretti a risarcire oltre 450 euro! In qualche occasione, con estremo imbarazzo non si è provveduto a risarcire, anche se si avrebbe voluto, perché proprio non si era nelle condizioni di poterlo fare..
Un po’ più grave e sorprendentemente diffuso, e pertanto merita il 4° posto, la pelliccia della suocera o della mamma, strapazzata e non solo.. dai “gattini” di casa. C’è chi ha dichiarato che ha dovuto ricomprarla!
Al 3° posto, a pari merito, i due “buchini” impressi nel polpaccio del corridore o del ciclista avventore passato malauguratamente vicino il cancello di casa “dimenticato” aperto e il dente rotto del figlio del vicino caduto dalla bici perché il proprio cane se ne era follemente innamorato e voleva baciarlo a tutti i costi. Purtroppo il dentino non era uno da latte.. Rotture di denti e di occhiali sono i danni frequentemente provocati e sempre rimborsati.
C’è poco da scherzare, però, rispetto al 2° e al 1° posto.
C’è chi ci ha segnalato la frattura del femore di una passante anziana salutata con enfasi dal proprio “cagnone” e chi ci ha raccontato di un incidente d’auto provocato dal proprio cane sfuggito alla presa del guinzaglio mentre si stava passeggiando in città. Il danno risarcito è stato di migliaia di euro.
Avere per casa un gattino o un cane che ci fa le feste quando rientriamo a casa, certo, non ha prezzo!
Moglie, marito, figli, cane e gatto sono tutti insieme la nostra famiglia. Agli adulti di casa spetta il compito di prendersi cura dei più piccoli, cane e gatto compresi, così come di farsi carico di tutta una serie di responsabilità. Può capitare tanto a nostro figlio o al nostro cane, per esempio, di danneggiare cose o persone. Ma perché rischiare di ritrovarsi in difficoltà se questo dovesse accadere? Per togliersi questo pensiero e restare sereni troveresti opportuno investire circa 7 euro al mese?
Il gioco vale la candela?
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UN ALTRO PICCOLO TRAGUARDO
Scritto da Struttura Assicurazioni Allianz
Struttura Assicurazione è una delle due agenzie selezionate da Allianz per partecipare ad un progetto che nella sua globalità, mira alla definizione della futura strategia di employer branding della Compagnia.
Siamo tester nell’uso di canali, app e web app per la selezione di nuovi talenti e la ricerca di outer ring.
Anche in questo caso stiamo scelti perché ci stavamo già muovendo nella medesima direzione di Allianz, anticipandone le strategie.
A settembre scorso abbiamo presentato in direzione, la nostra relativa strategia social che dal prossimo gennaio sarà definitivamente attiva e il percorso attraverso il quale definiremo la nostra Employer Branding Promise che sarà la pietra miliare di tutta la comunicazione.
Rispetto ai social, abbiamo individuato in Linkedin il primo canale da cui partire e individuato nelle nostre best practice, nei contenuti utili per la crescita personale e professionale, nonché sulla condivisione dei nostri progetti futuri, le colonne portanti su cui basare il piano editoriale e quindi i contenuti che saranno condivisi per centrare gli obiettivi di employer branding.
Resta da avere conferma che questi siano considerati utili ed interessanti dai nostri attuali e potenziali interlocutori coi quali vorremmo avviare semplicemente piacevoli conversazioni e scambi costruttivi nonchè costruire una sorta di rete "aperta", capace di accogliere persone, esigenze, desideri, idee e progetti, proprio come abitualmente impostiamo le nostre relazioni interne.
Cosa ti piacerebbe leggere sulla nostra pagina aziendale di linkedin?
Allianz Content Factory è partito...
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzE’ ufficiale, Struttura Assicurazioni è tra le 50 agenzie tester selezionate da Allianz per il progetto “Allianz Content Factory”.
Il progetto mira a produrre contenuti originali, specificamente pensati per facebook che saranno a disposizione degli Agenti. Tali contenuti saranno sotto forma di post di testo, video, infografiche, quiz, gif animate e tanto altro, per garantire alle Agenzie una presenza social distintiva, di qualità e soprattutto utile per i suoi fans.
Questa nomination ovviamente ci rende orgogliosi anche perché già da qualche mese abbiamo implementato e attuato la medesima strategia social producendo contenuti che sono poi puntualmente condivisi dalla nostra rete di advisor.
E' da tempo che sosteniamo che la maggior parte delle persone trascorre parte del proprio tempo sul web. Attraverso i social, i forum, i blog ed i motori di ricerca, insegue informazioni e risposte per risolvere problemi ed esaudire desideri.
Esserci, attirare l’attenzione, farsi trovare e risultare utili è diventato necessario per le aziende.
Ma per noi è anche altro. E’ una forma di attenzione e di gentilezza nei riguardi di tutti coloro che ci seguono ed un ulteriore passo verso la direzione che abbiamo scelto: costruire una agenzia diversa e un modello di riferimento nel nostro settore, capace di ascoltare, dialogare, dare una nuova prospettiva delle cose e guidare, mettendo a disposizione quello che sappiano, che studiamo e approfondiamo ogni giorno.
I nostri profili social hanno l'obiettivo di avviare piacevoli conversazioni...
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La RC Auto con la Black Box costa molto meno
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzSono 3 milioni gli italiani che hanno già scelto la Black Box e novità molto interessanti, al riguardo, sono contenute nel DDL Concorrenza.
Il disegno di legge, infatti, prevede che l’installazione del dispositivo diventi gradualmente obbligatoria, a cominciare dai mezzi pubblici, mentre, nel frattempo saranno previsti e normati incentivi per gli automobilisti virtuosi.
Ma andiamo per ordine.
1) Cosa è la scatola nera?
2) A chi conviene?
3) Quanto si risparmia sul prezzo della RCAuto?
La scatola nera è un dispositivo che localizza e registra in ogni momento la posizione dell’auto, gli spostamenti, la condotta di guida e consente in caso di incidente di ricostruirne la dinamica in modo preciso. E’ anche un ottimo dispositivo di sicurezza perché dispone di un localizzatore satellitare che permette, in caso di bisogno, di chiedere subito soccorso indicando la posizione esatta in cui ci si trova. E che dire dell’utilità in caso di furto o di guasto? Consente anche di verificare i chilometri percorsi e quindi spesso è legata a polizze a consumo.
La scatola nera conviene alla compagnia assicuratrice perché può difendersi dalle truffe legate ai sinistri stradali.
Conviene agli automobilisti onesti perché meno truffe vuol dire uscire dalla situazione attuale in cui, per colpa di pochi, subiamo un premio più alto e diverso da regione a regione nonostante le caratteristiche oggettive (sesso e età) e la classe di merito siano identiche!
Quindi se si abita in zone in cui i premi sono particolarmente alti, scegliere una RC Auto con scatola nera, significa abbattere la spesa per l’assicurazione auto e pagare un prezzo più giusto! Ma anche se si abita in qualunque altra zona farebbe piacere vedersi riconoscere uno sconto sulla propria assicurazione auto, vero?
Conviene ai guidatori prudenti, che hanno uno stile di guida tranquillo, che rispettano i limiti, che non hanno mai provocato incidenti.
Conviene a chi abita in zone poco tranquille, perché abbinando la scatola nera alla polizza furto, si può ottenere una maggiore sicurezza e anche un risparmio sul prezzo della garanzia accessoria.
Conviene a chi ha timore di restare per strada con l’auto in panne, a chi desidera ritrovare subito la propria auto rubata, a chi ha un figlio o una figlia e sospetta che corri troppo!
I vantaggi sono tanti, ma quali i contro? Alcuni obiettano sulla questione della privacy. il dispositivo registra, infatti, non solo se il conducente rispetta i limiti di velocità o se si ferma correttamente agli stop, ma monitora ogni dettaglio sugli spostamenti della vettura, registrando velocità, luoghi e orari con estrema precisione.
Permetteteci dell’ironia al riguardo… a meno che non abbiate intenzione di commettere un omicidio, di partecipare con la vostra auto ad una rapina in banca, di andare al mare piuttosto che a lavorare, il problema non si pone! :-)
In ogni caso il DDL Concorrenza sta provvedendo a disciplinare il tutto e nuovi dispositivi sono stati già creati proprio per rispondere a tale obiezione.
Quanto si risparmia sul prezzo della RC Auto?
Scegliendo Allianz Bonus Drive ottieni subito il 20% rispetto ad una RC Auto standard. Negli anni successivi lo sconto può arrivare sino ad un 30%. L’effettivo ammontare dello sconto al rinnovo della polizza sarà visibile in tempo reale sull’app e dipenderà dai dati rilevati dalla scatola nera.
Considerato il risparmio che si può ottenere varrebbe la pena valutare anche un preventivo Allianz Bonus Drive, pertanto, per maggiori informazioni inviaci una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure un messaggio sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/strutturaassicurazioni/
Nella provincia Olbia-Tempio la RC Auto cambia
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzIl 20 luglio scorso le agenzie hanno ricevuto una circolare dell’Ania apprendendo che l’Amministratore straordinario della provincia di Sassari, in conseguenza della legge regionale sul riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna, ha dovuto prendere atto dello scioglimento della provincia di Olbia Tempio e del suo conseguente riassorbimento in quella di Sassari.
E fin qui niente di strano.
Proseguendo, però, la circolare conteneva un’informazione molto importante conseguenza di questa presa d’atto dell’Amministratore straordinario e cioè che l’aliquota di imposta che Sassari applicava alla RC Auto era maggiore di quella di Olbia-Tempio e che pertanto quest’ultima avrebbe subito un aumento per effetto del suo allineamento all’aliquota della provincia “includente”.
Dunque si è appreso che dal 1 agosto gli assicurati residenti nella ex provincia di Olbia-Tempio avrebbero dovuto pagare un’imposta non più del 12,50% ma del 16%.
Sei a conoscenza, di imposte che invece per effetto dello stesso allineamento, sono diminuite?
PokèmonGo spopola e le compagnie assicurative tremano???
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzForse la risposta è si, altrimenti come si spiegherebbe perche l’associazione degli assicuratori britannici ha stipulato linee guida per i clienti che hanno scaricato l’app?
Consigliano di non giocare mentre si sta guidando e di stare attenti, perché avere tra le mani il proprio smartphone aumenta il rischio di furto!
Per capire cosa sta accadendo, abbiamo cercato sul web fatti di cronaca legati a PokèmonGo ed ecco cosa abbiamo trovato.
Nel Missouri (USA) sono state arrestate 4 persone che avevano attratto a se e derubato dei loro smartphone ignari giocatori accorsi in un Pokè Stop: una fermata che corrisponde ad un luogo di interesse della città in cui ci si trova e in cui i giocatori si recano per reperire oggetti utili per la cattura dei pokèmon o per la loro cura come pozioni, pokèball e bacche.
In Bosnia, i giocatori rischiano di avventurarsi in sentieri ancora minati dopo la guerra. In Florida, un uomo ha sparato all’auto di due ragazzi che cacciavano Pokémon nel suo giardino, scambiandoli per ladri. Si stanno rapidamente moltiplicando gli incidenti d’auto causati da guidatori distratti dal gioco, o da chi incautamente ha attraversato senza alzare gli occhi dal telefono. Ad Auburn, New York, infatti, un ragazzo si è schiantato contro un albero; un altro ha persino tamponato un’auto della polizia, mentre a Belfast, un giocatore ha scavalcato il guard-rail per catturare un Pokémon direttamente in autostrada.
La settimana scorsa, appena finita la seduta di allenamento, Krajnc e Pajac, difensore e centrocampista del Cagliari, sono usciti dallo spogliatoio con gli occhi puntati sul telefonino, tanto che il primo ha persino rischiato di inciampare su un borsone tanto era preso dalla cattura dei Pokèmon.
Telefono Azzurro lancia un allarme: siccome per incontrare altri allenatori i ragazzini devono trovarsi in luoghi stabiliti e spesso isolati, c’è il rischio che ad attenderli ci siano dei malintenzionati.
Visto che c’è chi è stato derubato, chi ha centrato un albero, chi ha attraversato incautamente la strada e scavalcato un guard-rail, chi è inciampato, faresti bene a chiederti se qualcuno nella tua famiglia ha scaricato PokèmonGo sullo smartphone e se la risposta è positiva allora ti consigliamo due cose: di sensibilizzare ai possibili rischi il “giocatore di casa” e ovviamente di valutare una polizza infortuni e di responsabilità civile! :-P
Dalle tue parti cosa sta accadendo?? li sai riconoscere i giocatori di PokemonGo?? Da cosa? :-)
QUARTO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
Scritto da Struttura Assicurazioni Allianzqual è la regione italiana con la più alta percentuale di famiglie con almeno un cane o un gatto?
Prima di Friuli e Veneto, in vetta alla classifica, c’è la nostra bella Sardegna! Ben il 72,5% delle famiglie sarde ha almeno un cane o un gatto! Non ci sono fonti ufficiali, tuttavia siamo pronti a scommettere che il nomignolo più diffuso tra i felini sia “Mussi”!
Vista questa buona e diffusa abitudine, a Carbonia, ad inizio anno, è stato inaugurato il primo ambulatorio gratuito h24 per cani e gatti, mentre già da tempo, in provincia di Oristano, esiste una spiaggia tutta dedicata ai gatti: “Su Pallosu”, che è anche il più piccolo borgo marino d’Italia, con appena 40 case di cui solo 4 abitate tutto l’anno.
Questi “cuccioli” e gattini di casa ci fanno compagnia, li consideriamo di “famiglia” e ci ricambiano con certi “occhioni”. Man mano che crescono scopriamo sempre più di loro, piccoli dispetti o atteggiamenti goffi ci fanno il più delle volte sorridere, ma non sempre è così.
Abbiamo fatto un sondaggio chiedendo: “ quale è il guaio più grosso che ha combinato il tuo cane o gatto?” Ecco i risultati.
La 5^ posizione è occupata dalla distruzione di oggetti. La situazione più segnalata è stata quella di borse distrutte dal “cucciolo” di casa, in preda, forse, agli stessi doloretti che accusano i bimbi quando iniziano a spuntare i primi dentini! Immenso dispiacere per i padroni di casa ma, per completezza di informazione, dobbiamo anche scrivere che c’è chi ci ha parlato più che di dispiacere di “immenso piacere quando la vittima è stata la tipa antipatica seduta al tavolino accanto al bar” (testuali parole!). In quattro casi si è stati costretti a risarcire oltre 450 euro! In qualche occasione, con estremo imbarazzo non si è provveduto a risarcire, anche se si avrebbe voluto, perché proprio non si era nelle condizioni di poterlo fare..
Un po’ più grave e sorprendentemente diffuso, e pertanto merita il 4° posto, la pelliccia della suocera o della mamma, strapazzata e non solo.. dai “gattini” di casa. C’è chi ha dichiarato che ha dovuto ricomprarla!
Al 3° posto, a pari merito, i due “buchini” impressi nel polpaccio del corridore o del ciclista avventore passato malauguratamente vicino il cancello di casa “dimenticato” aperto e il dente rotto del figlio del vicino caduto dalla bici perché il proprio cane se ne era follemente innamorato e voleva baciarlo a tutti i costi. Purtroppo il dentino non era uno da latte.. Rotture di denti e di occhiali sono i danni frequentemente provocati e sempre rimborsati.
C’è poco da scherzare, però, rispetto al 2° e al 1° posto.
C’è chi ci ha segnalato la frattura del femore di una passante anziana salutata con enfasi dal proprio “cagnone” e chi ci ha raccontato di un incidente d’auto provocato dal proprio cane sfuggito alla presa del guinzaglio mentre si stava passeggiando in città. Il danno risarcito è stato di migliaia di euro.
Avere per casa un gattino o un cane che ci fa le feste quando rientriamo a casa, certo, non ha prezzo!
Moglie, marito, figli, cane e gatto sono tutti insieme la nostra famiglia. Agli adulti di casa spetta il compito di prendersi cura dei più piccoli, cane e gatto compresi, così come di farsi carico di tutta una serie di responsabilità. Può capitare tanto a nostro figlio o al nostro cane, per esempio, di danneggiare cose o persone. Ma perché rischiare di ritrovarsi in difficoltà se questo dovesse accadere? Per togliersi questo pensiero e restare sereni troveresti opportuno investire circa 7 euro al mese?
Il gioco vale la candela? Pensaci e scrivici cosa ne pensi.
Ultimissime sul TFR: conversiamo?
Benvenuta e benvenuto!
Questo è un articolo forse un po’ atipico, rispetto a quello che in genere si è abituati a leggere. Perché lo scopo è quello semplicemente di “conversare” in modo facile e schietto, come se si fosse in famiglia o tra colleghi e amici, su un argomento “tosto”, uno di quelli che hanno una capacità innata di farsi odiare: il TFR e la tua pensione.
Tuttavia è dannoso non fermarsi e prendersi il tempo per riflettere e valutare. Quindi, parliamone!
Ma, prima di dire la tua, concedici di fare gli onori di casa e di iniziare. ;-)
Il TFR è una somma di denaro che ti sarà restituita a conclusione, per qualsiasi motivo, del tuo rapporto di lavoro. Nasce nel 1927 per tutelare il lavoratore in caso di licenziamento e, allora, non aveva alcun nesso con il tema pensioni. Ricordi? In quel periodo era in corso una grandissima crisi economica a livello mondiale e occorreva salvare le persone da un possibile baratro.
Alla fine degli anni ’90 il sistema pensionistico italiano cambia: da retributivo a contributivo. Con quale conseguenza pratica? Una per tutte che le pensioni sarebbero state molto più basse dello stipendio percepito in età lavorativa. Il tenore di vita degli italiani, futuri pensionati, era ed è, purtroppo, in pericolo!
Per dare una soluzione a questo problema, nel 2005, il sistema pensionistico cambia ancora: nascono le pensioni integrative.
Come si può facilmente intuire, è una seconda pensione che gli italiani potrebbero costruirsi e che si andrebbe ad aggiungere a quella dell’Inps, appunto, integrandola.
Ma come avrebbero potuto finanziarla? Di tasca propria? No, chi lo avesse voluto, a partire dal 2007, avrebbe potuto “investire” il TFR in fondi pensione di categoria o privati, per intenderci quest’ultimi, sono quelli che propongono banche e compagnie assicuratrici.
Nel 2007 fu proposto ai lavoratori dipendenti, infatti, di scegliere tra lasciarlo in azienda o destinarlo a fondi pensioni collettivi, aperti o individuali.
Non furono in tanti ad optare per i fondi pensione e forse è per questo che il Governo sta valutando, per il prossimo anno, nella legge di stabilità, di obbligare i lavoratori dipendenti a versare almeno una parte in fondi pensione e piani individuali.
Ora iniziamo la conversazione!
Tu, nel 2007, per cosa hai optato e perché? Come valuti questa proposta del Governo?
Che la conversazione abbia inizio! Commenta l’articolo per partecipare e farti ascoltare.
E' più importante il perchè, del cosa e del come
Dopo due giornate di ragionamenti e di "ascolto" delle proprie emozioni, i ragazzi hanno deliberato!
Per loro è molto importante: l’amicizia, la crescita personale ed il coraggio.
E’ venuto fuori uno spaccato molto interessante della Generazione X, sedicenni alla conquista del mondo: sono curiosi, hanno voglia e coraggio di mettere e di mettersi in discussione, di conoscere, di sapere, di scoprire. Desiderano più civiltà e rispetto. Trovano negli amici un pezzo di questo mondo ma guardano alla famiglia con amore e dedizione inaspettata.
Che bello è stato sentirli parlare, esprimersi e ascoltarsi!
Quei “magici” quadratini colorati che vedete sul tavolo, hanno sortito lo stesso effetto qualche mese fa. Vi racconto come è andata.
Erano i primi giorni di marzo, la giornata iniziava con una incontro di lavoro e arrivati notiamo il tavolo della sala riunioni invaso da tanti quadratini colorati. Stavamo per iniziare una riunione informale, fuori dagli schemi, addirittura divertente e organizzata per un motivo davvero insolito.
La riunione inizia e l’esordio del “capo” è stato:
“Cosa è davvero importante per ognuno di voi? Riusciamo a soddisfarvi?
Mi sono detto che mettervi a conoscenza del perché io faccio il mio lavoro potrebbe svelare ad ognuno di voi se davvero vale la pena di lavorare al mio fianco. Vorrei provare a capire quale è il nostro grado di affinità, sintonia, se per noi incontrarsi è un vero piacere, così come alzarsi la mattina e mettersi al lavoro. Se siamo consapevoli di dove stiamo andandando e se si tratta della medesima direzione.
Credo che anche per i nostri clienti sarebbe più importante sapere perché facciamo il nostro lavoro e non cosa facciamo e come. Se il nostro perché loro lo condividessero, lo sentissero come importante, giusto, allora anche loro percepirebbero affinità, sintonia, che la pensiamo come loro e che quindi ci si può fidare.
Ma come si fa a capire questo perché? Ho riflettuto a lungo e credo che ci si debba interrogare sui valori che per ognuno di noi sono importanti.”
Ed ecco che entrarono in gioco i quadratini colorati ognuno dedicato ad un valore: amicizia, crescita personale, famiglia, rispetto, lealtà, salute, coraggio, serenità e tanti altri.
Ognuno li ha ordinati davanti a se, dividendoli tra quelli molto importanti sino a quelli raramente importanti. E’ stato difficile, perché non sono domande che uno è abituato a farsi o che si pone tutti i giorni. Eppure i valori in cui crediamo hanno un ruolo importante nella nostra quotidianità, al lavoro come nella vita privata. E' quello in cui crediamo che ispira negli altri una precisa percezione di noi e che dicono praticamente chi siamo davvero, nell’intimo.
Vi è mai capitato di sentir dire qualcosa su di un vostro amico e di rispondere “no, non è possibile che lo abbia fatto!”, e quindi lo avete difeso, spingendovi sino a prendere una posizione di cui eravate talmente sicuri che difficilmente sareste stati disposti a retrocedere?
A me è successo quando una pattuglia di carabinieri che mi aveva fermato per il controllo dei documenti dell’auto (di mio padre) aveva affermato che non era stata fatta la revisione. Ero sicura che non poteva assolutamente essere vero! Perché mio padre crede fermamente nel rispetto delle regole e della legge, nell'organizzazione e nella precisione.
Avevo ragione! infatti trovammo l’annotazione nascosta nella piega del libretto!
Anche per poterci fidare di qualcuno dobbiamo sentire di conoscerlo e di “pensarla” allo stesso modo. E’ chiaro che quest’ultimo aspetto a volte lo ritroviamo e altre no.
Allo stesso modo è impossibile piacere a tutti, perché ci sono persone più simili a noi con le quali entriamo subito in sintonia e altre semplicemente diverse.
Tornando ai quadratini colorati che affollavano il nostro tavolo da riunione, sapete cosa abbiamo scoperto?
Che pur essendo in tanti eravamo persone molto simili, accumunate dal voler essere sereni e dare serenità, dal voler essere ascoltati e offrire ascolto, dal voler essere guidati ed essere una guida, dal voler essere stimolati e stimolare.
Inoltre ci siamo sentiti più vicini, ci siamo addirittura emozionati, perché non era mai successo prima che parlassimo di noi con così tanta intimità. E’ stata davvero una bella esperienza, che ci ha anche dato, delle dritte per panificare tutta una serie di attività che avrebbero potuto consolidare, fuori e dentro la nostra agenzia, quello che per noi era risultato davvero importante e che esprime la nostra essenza, il nostro modo di essere persone nel mondo.
Se vi fa piacere in basso c'è il link per il download dei nostri valori. :-) C'è un video molto interessante sull'argomento e che ha entusiasmato i ragazzi del Liceo Marconi di Sassari. Per visionarlo clicca qui (puoi selezionare i sottotitoli in italiano)
TERZO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzA Kent’Annos!
In Sardegna, la percentuale di centenari è il triplo di quella dei paesi occidentali. Sai qual è il record di longevità in terra sarda?
L’uomo sardo che detiene il record di longevità nacque nel 1718 e si è risposato a 110 anni. Visse sino al 1842, dunque per 124 anni!
Tu, che probabilità hai di superare i 100 anni?
Genetica, alimentazione e buon umore sono il segreto dei centenari sardi. I prodotti della terra sarda sono molto più ricchi di nutrienti utili alla prevenzione di quelli della grande distribuzione. Oltre ai geni e all’alimentazione, la longevità sarda dipende anche da un terzo fattore: i centenari hanno un carattere meraviglioso, allegro e amano dire che quando una persona canta e balla non pensa a far del male!
Se sei sardo forse l’elemento genetico lo hai, sicuramente mangi bene ma cosa fai per il tuo sorriso, il buon umore e la serenità?
A proposito di terza, ed è il caso di dirlo, di quarta età, come la immagini? Spesso quando ci si trova ad affrontare l’argomento, manifestiamo, in realtà, timori. Come quello di non poter essere più autosufficienti, di non poterci permettere tutta l’assistenza e l’aiuto necessario oppure quello di gravare sulle spalle dei nostri figli o del nostro unico figlio.
Questi timori sono il più delle volte frutto di associazioni tra l'immaginarci anziani e le malattie che siamo abituati ad associare alla vecchiaia: gli acciacchi dell’età, il diabete, l’alzheimer o il parkinson. Certo non cose da poco, tant’è che la nota legge 108 riconosce a chi ne è affetto indici di invalidità permanente anche sino al 100%.
Una cosa, però, a cui non si pensa quasi mai, è che l’invalidità da malattia in realtà non è strettamente legata all’età. Potrebbe, infatti, per esempio, colpirmi un ictus, anche domani!
Si lo so, stai pensando che vedo nero o peggio, che porto sfiga! Invece no, sono solo realista e anche previdente...
Poter contare su un capitale e una rendita vitalizia per non pesare su nessuno, non generare difficoltà economiche, ricevere tutte le cure di cui ho bisogno tanto domani quanto tra qualche decennio non mi dispiacerebbe affatto, soprattutto se questo dovesse costarmi circa 12 euro al mese! Anche in questo caso la domanda è: il gioco vale la candela?? Pensaci!
e intanto a Kent’Annos!
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SECONDO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzSeconda tappa di un viaggio speciale, in compagnia di tante persone disposte ad aiutarci in caso di necessità, un piccolo portamonete e un block notes per annotare riflessioni e considerazioni.
Proseguiamo con la medesima modalità, tornando a chiederci rispetto a cosa e perché, sarebbe opportuno crearsi una via di uscita capace di farci correre a gambe levate lontano da una situazione che potrebbe sembrarci insormontabile.
Sei un genitore?
I bambini sono una gioia immensa, ci amano incondizionatamente facendoci sentire le persone più importanti al mondo. Quando nasce un figlio la tua vita cambia e diventa il tuo primo pensiero. Cominci a farti delle domande a cui prima non pensavi per nulla. “E se non ci fossi più io, chi si prenderebbe cura della mia famiglia?”
Anche se dietro un monitor.. ti ho visto sai?!
Ok, gli scongiuri ci stanno, ma siamo genitori e non possiamo non pensarci!
Facciamo un esempio concreto.
Abbiamo acquistato casa ed abbiamo un mutuo sulle spalle e due figli piccoli. Lavoriamo entrambi. Se mi dovesse succedere qualcosa cosa accadrebbe?
Ci sarebbe un mutuo ancora da pagare, la mia famiglia sarebbe sotto schock e i miei bambini avrebbero bisogno di un aiuto specialistico. Ora non si è più in due e forse ci sarà bisogno di un supporto, per tutte le
attività dei bambini, per la casa. Ci sono le spese del mio funerale. I nostri bambini, crescendo, forse vorranno andare all’università o avviare un’attività. Forse saranno più penalizzati di altri loro coentanei.
Se io me ne andassi, che via di uscita potrei lasciare alla mia famiglia? Se potessero contare su 150.000 euro risolverebbero tutti i problemi? Forse si, ma sarebbe comunque molto meglio che non averne!
Si certo, come te, anche io mi auguro con tutto il cuore che non succeda mai e che arrivi a festeggiare ben oltre il mio ottantesimo compleanno, ma se bastasse pagare un prezzo di circa 35 euro al mese per assicurare alla mia famiglia una via di uscita se malauguratamente dovesse capitarmi qualcosa, io la prenderei in considerazione. Tu?
Insomma il gioco vale la candela? Pensaci!
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PRIMO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzHai mai riflettuto sul perché milioni di persone nel mondo si assicurano? E perché questo accade da oltre 2000 anni?
Tutti ci auguriamo sempre il meglio, chi non lo farebbe? Ma non è detto che accada davvero, però, possiamo farci trovare pronti, creandoci le condizioni per avere sempre una via di uscita in caso di necessità.
Forse non ricordi che già Egizi e Fenici credevano che fosse molto vantaggioso per tutti offrire la propria disponibilità ad intervenire, qualora qualcuno della comunità avesse subito un danno, per esempio, la perdita del bottino di caccia o della propria barca da pesca.
Avevano infatti compreso:
- che era ragionevole pensare che sarebbe potuto capitare a chiunque di loro
- e che la loro parte per aiutare chi avesse subito il danno era un prezzo più che accettabile per entrare in questo meccanismo di mutualità che si sarebbe mosso anche nei loro riguardi in caso di necessità.
E’ esattamente quello che accade oggi con le assicurazioni.
Quando firmiamo una polizza non siamo da soli.
Ci sono tante altre persone che lo stanno facendo in quello stesso momento o lo hanno già fatto. Solo per alcuni si verificherà la circostanza contro la quale si sono assicurati e riceveranno del denaro per farvi fronte con più serenità. Quello stesso denaro è il prezzo che tutti gli altri hanno pagato firmando la polizza.
Facciamo un esempio concreto. Ho una casa che ho costruito o acquistato facendomi carico di tanti sacrifici e soprattutto di un mutuo. Scoppia un incendio. Cosa mi succederà? Dovrò immediatamente cercarmi un’altra sistemazione, continuerò a pagare il mutuo ma anche il costo di una casa in affitto. Forse dovrò risarcire il mio vicino per eventuali danni. Dovrò ricomprare tutto, dalla cucina, alla tv, dalle lenzuola agli abiti.
Che via di uscita dovrei avere? Se potessi contare su 170.000 euro risolverei tutti i problemi? Forse si, ma comunque sarebbe molto meglio che non averne.
Sei convinto che non ti succederà mai? Si è possibile. Ma se il prezzo per assicurarti una via di uscita qualora sfortunatamente ti dovesse capitare fosse di 5/7 euro mensili, saresti comunque disposto a pagarlo? Insomma il gioco vale la candela? Pensaci!
Tutto nacque per una scommessa..
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzL’origine delle assicurazioni è antica e riconducibile ad un fisiologico bisogno di sicurezza, che è sempre esistito. Possiamo augurarci il meglio, ma non è detto che accada davvero. Però possiamo farci trovare pronti, creando le condizioni per avere una via di uscita. Costa a volte sacrificio ma essere previdenti ripaga e regala un'immediata sensazione di serenità. Sei d'accordo?
Nelle società più antiche la risposta al bisogno di sicurezza è stata trovata nella mutualità: frazionando il rischio dell’evento non desiderato fra più persone, in modo che ciascuna di esse ne sopportasse solo un minuscolo frammento.
Queste persone che si sostenevano a vicenda erano la famiglia, la stirpe o la tribù.
Gli eventi non desiderati di cui si aveva all’epoca molto timore, erano la perdita del "bottino di caccia" o della barca con cui si pescava. Se ne ha traccia nella civiltà egizia e in quella fenicia.
Più avanti, nell’antica Grecia, nacquero anche forme di mutuo soccorso per sostenere i più bisognosi: i più abbienti si autotassavano per creare un fondo con cui far fronte alle spese di sostentamento dei più bisognosi della propria associazione, quartiere, comunità, città, ecc.
Al di fuori del fenomeno mutualistico, invece, i Romani erano arrivati a realizzare il trasferimento del rischio di danni alle cose trasportate, attraverso il prestito marittimo o fenus nauticum: il mercante che doveva affrontare il viaggio otteneva una somma di denaro per l'acquisto delle merci e l'armamento, che doveva restituire, aumentato di interessi, nel caso di viaggio andato a buon fine o trattenere senza alcun obbligo di restituzione in caso contrario.
Interessante questo video di Piero Angela che illustra in soli 6 minuti cosa sia accaduto in Italia nel medio evo: tutto nacque per una scommessa... clicca qui per visionare il video
Un esempio concreto di come il mondo assicurativo può e sta cambiando
Scritto da Struttura Assicurazioni AllianzLe assicurazioni oggi stanno vivendo un paradosso, sottolinea nell'intervista, Isabella Fumagalli, amministratrice delegata, della compagnia assicurativa del gruppo BNP Paribas.
Storicamente non sono mai state particolarmente tech, mentre attualmente sono tra le industrie più coinvolte dallo sviluppo tecnologico, e potenzialmente sono tra le più favorite nel poter riuscire ad offrire un dialogo nuovo, molto più agile, al suo cliente finale. Secondo la Fumagalli, ogni compagnia, oggi, a prescindere dal suo passato, può rinascere come compagnia digitale.
Molto interessante anche la parte del video in cui descrive la "innovation room" creata in azienda, per creare circolazione di idee nuove coinvolgendo gli stessi dipendenti e aprendosi alle idee che errivano da fuori, tramite la collaborazione con le Università ma sopratturo con il coinvolgimento di start up selezionate attraverso il proprio canale call4ideas.