Giovedì, 07 Luglio 2016 14:31

Ultimissime sul TFR: conversiamo?

Scritto da Struttura Assicurazioni Allianz
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Benvenuta e benvenuto!

Questo è un articolo forse un po’ atipico, rispetto a quello che in genere si è abituati a leggere. Perché lo scopo è quello semplicemente di “conversare” in modo facile e schietto, come se si fosse in famiglia o tra colleghi e amici, su un argomento “tosto”, uno di quelli che hanno una capacità innata di farsi odiare: il TFR e la tua pensione.

Tuttavia è dannoso non fermarsi e prendersi il tempo per riflettere e valutare. Quindi, parliamone!
Ma, prima di dire la tua, concedici di fare gli onori di casa e di iniziare. ;-)

Il TFR è una somma di denaro che ti sarà restituita a conclusione, per qualsiasi motivo, del tuo rapporto di lavoro. Nasce nel 1927 per tutelare il lavoratore in caso di licenziamento e, allora, non aveva alcun nesso con il tema pensioni. Ricordi? In quel periodo era in corso una grandissima crisi economica a livello mondiale e occorreva salvare le persone da un possibile baratro.

Alla fine degli anni ’90 il sistema pensionistico italiano cambia: da retributivo a contributivo. Con quale conseguenza pratica? Una per tutte che le pensioni sarebbero state molto più basse dello stipendio percepito in età lavorativa. Il tenore di vita degli italiani, futuri pensionati, era ed è, purtroppo, in pericolo!

Per dare una soluzione a questo problema, nel 2005, il sistema pensionistico cambia ancora: nascono le pensioni integrative.

Come si può facilmente intuire, è una seconda pensione che gli italiani potrebbero costruirsi e che si andrebbe ad aggiungere a quella dell’Inps, appunto, integrandola.
Ma come avrebbero potuto finanziarla? Di tasca propria? No, chi lo avesse voluto, a partire dal 2007, avrebbe potuto “investire” il TFR in fondi pensione di categoria o privati, per intenderci quest’ultimi, sono quelli che propongono banche e compagnie assicuratrici.

Nel 2007 fu proposto ai lavoratori dipendenti, infatti, di scegliere tra lasciarlo in azienda o destinarlo a fondi pensioni collettivi, aperti o individuali.
Non furono in tanti ad optare per i fondi pensione e forse è per questo che il Governo sta valutando, per il prossimo anno, nella legge di stabilità, di obbligare i lavoratori dipendenti a versare almeno una parte in fondi pensione e piani individuali.

Ora iniziamo la conversazione!

Tu, nel 2007, per cosa hai optato e perché? Come valuti questa proposta del Governo?

Che la conversazione abbia inizio! Commenta l’articolo per partecipare e farti ascoltare.

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7 commenti

  • Link al commento Struttura Assicurazioni Allianz Lunedì, 11 Luglio 2016 09:48 inviato da Struttura Assicurazioni Allianz

    Grazie Nanni per la tua partecipazione a questa conversazione!
    Condividiamo il desiderio di libertà che hai espresso così come la necessità di potersi avvalere di professionisti attenti e competenti.
    Se può farti piacere in questo articolo trovi la nostra risposta a quanto metti in evidenza, clicca su questo link e facci sapere...
    http://www.strutturaassicurazioni.it/blog/item/25-e-piu-importante-il-perche-del-cosa-e-del-come.html

    Buona giornata!

  • Link al commento Nanni Sabato, 09 Luglio 2016 16:59 inviato da Nanni

    Salve,
    se qualcuno mi dovesse chiedere il parere,io risponderei così;
    amo la libertà,e il fatto di sapere che integrando la pensione dell'Inps,questo mi aiuterà a continuare ad essere indipendente economicamente e non avere l'assillo di pesare sugli altri,per me non ha prezzo.
    L'unico problema che intravedo,e che bisogna stare attenti ed affidarsi a persone che svolgono l'attività di intermediario in modo trasparente che realmente ti sappiano consigliare al meglio su quanto devi accantonare e come investirlo al meglio.
    Un caro saluto.

  • Link al commento Struttura Assicurazioni Allianz Venerdì, 08 Luglio 2016 08:07 inviato da Struttura Assicurazioni Allianz

    Buongiorno Paola e grazie per la tua partecipazione!
    Siamo perfettamente d'accordo con te quando scrivi che "bisognerebbe mettersi nelle tasche di ognuno". Infatti quando stavamo scrivendo questo articolo eravamo indecisi in che maniera affrontare il tema ma su un concetto eravamo tutti d'accordo: non esiste una scelta giusta o sbaglia ma migliore o peggiore per ognuno. Dunque occorrerebbe analizzare la situazione complessiva di ciascuno. Ma se questo è vero allora non pensi che meglio sarebbe lasciare l'opzione che imporre l'obbligo, proprio perchè ogni situazione è diversa da un'altra?
    Attendiamo una tua risposta..

    Buona giornata!!!

  • Link al commento Struttura Assicurazioni Allianz Venerdì, 08 Luglio 2016 07:49 inviato da Struttura Assicurazioni Allianz

    Buongiorno Anna e Luisella, e grazie per la vostra partecipazione a questa "conversazione" :-)
    Ci sembra di capire che entrambe siete favorevoli alla direzione che intende intraprendere il Governo rispetto al rendere obbligatorio l'accantonamento di almeno una parte del TFR in fondi pensione perchè "avvertite" l'esigenza di avere un pensiero oggi a quanto accadrà domani.. In un certo senso siete più delle formiche che delle cicale.. :-) Guardando le discussioni sorte sul web in gruppi e forum di varia natura, c'è chi ha affermato che "In Italia ogni cosa sensata deve essere obbligatoria" e chi per principio è contrario all'imposizione e preferisce lasciare la libertà di scelta.

  • Link al commento Paola Giovedì, 07 Luglio 2016 20:00 inviato da Paola

    Il tema del tfr in busta paga è difficile da interpretare in modo univoco. Per farlo bisognerebbe mettersi nelle "tasche" di ciascuno e capire se quella quota mensile in busta puó aiutare realmente ad arrivare meglio a fine mese. Personalmente sono convinta, in questo caso, come in molti altri, che per affrontare un problema di oggi, si perdono di vista le conseguenze nel lungo periodo; mi spiego meglio: per avere 40/ 50 euro in più in busta paga, (per redditi di circa 1.000 euro mensili) si rischia di avere un accantonamento pensionistico futuro più basso e ci si potrebbe trovare a percepire una pensione ancora più irrisoria di quella prevista dall'attuale sistema contributivo.
    In alcuni casi poi "il gioco non vale la candela", perchè l'aumento della retribuzione rischia di far pagare più tasse a fronte di un reddito che non è realmente aumentato. Questa è la mia prima considerazione, vivere il presente con un occhio puntato verso il futuro.

  • Link al commento Luisella Giovedì, 07 Luglio 2016 16:41 inviato da Luisella

    Salve,
    Aderire alla previdenza complementare rappresenta un modo a mio parere di costruirsi da subito un futuro per poter mantenere anche durante la fine dell'attività lavorativa un adeguato tenore di vita.
    Purtroppo per effetto delle riforme pensionistiche introdotte negli ultimi anni le future pensioni saranno via via più basse in rapporto all'ultima retribuzione, aderire alla previdenza integrativa significa accantonare regolarmente in una forma pensionistica complementare, una parte dei risparmi durante la vita che si aggiunga a quella corrisposta dagli enti di previdenza obbligatoria......
    Io direi necessario...

  • Link al commento Anna Giovedì, 07 Luglio 2016 15:58 inviato da Anna

    Non sono una dipendente e quindi non ho fatto alcuna scelta nel 2007. Rispetto alla proposta del Governo, in linea generale sarei d'accordo perchè il tema pensioni ha, per me, un'alta rilevanza sociale e, di conseguenza, meriterebbe analisi, riflessioni e considerazioni proiettate nel lungo periodo. Dall'altra parte, oggi esiste la possibilità di avere il Tfr in busta paga se lo si richiede. Significa poter contare su qualche soldo in più ogni mese, spesso, per tirare un sospiro di sollievo. Sancire l'obbligo di destinare una parte di Tfr ad un fondo pensione ridurrebbe proporzionalmente la possibilità, oggi, di poter contare sullo stesso in busta paga. Bisognerebbe ragionare in termini di priorità e avere il coraggio di assumersi la responsabilità della scelta conseguente e non solo in una visione di maggiore o minore popolarità. Difficile ma necessario, per il bene comune.. Questa è la prima considerazione che mi è venuta in mente.. :-)

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