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TERZO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
A Kent’Annos!
In Sardegna, la percentuale di centenari è il triplo di quella dei paesi occidentali. Sai qual è il record di longevità in terra sarda?
L’uomo sardo che detiene il record di longevità nacque nel 1718 e si è risposato a 110 anni. Visse sino al 1842, dunque per 124 anni!
Tu, che probabilità hai di superare i 100 anni?
Genetica, alimentazione e buon umore sono il segreto dei centenari sardi. I prodotti della terra sarda sono molto più ricchi di nutrienti utili alla prevenzione di quelli della grande distribuzione. Oltre ai geni e all’alimentazione, la longevità sarda dipende anche da un terzo fattore: i centenari hanno un carattere meraviglioso, allegro e amano dire che quando una persona canta e balla non pensa a far del male!
Se sei sardo forse l’elemento genetico lo hai, sicuramente mangi bene ma cosa fai per il tuo sorriso, il buon umore e la serenità?
A proposito di terza, ed è il caso di dirlo, di quarta età, come la immagini? Spesso quando ci si trova ad affrontare l’argomento, manifestiamo, in realtà, timori. Come quello di non poter essere più autosufficienti, di non poterci permettere tutta l’assistenza e l’aiuto necessario oppure quello di gravare sulle spalle dei nostri figli o del nostro unico figlio.
Questi timori sono il più delle volte frutto di associazioni tra l'immaginarci anziani e le malattie che siamo abituati ad associare alla vecchiaia: gli acciacchi dell’età, il diabete, l’alzheimer o il parkinson. Certo non cose da poco, tant’è che la nota legge 108 riconosce a chi ne è affetto indici di invalidità permanente anche sino al 100%.
Una cosa, però, a cui non si pensa quasi mai, è che l’invalidità da malattia in realtà non è strettamente legata all’età. Potrebbe, infatti, per esempio, colpirmi un ictus, anche domani!
Si lo so, stai pensando che vedo nero o peggio, che porto sfiga! Invece no, sono solo realista e anche previdente...
Poter contare su un capitale e una rendita vitalizia per non pesare su nessuno, non generare difficoltà economiche, ricevere tutte le cure di cui ho bisogno tanto domani quanto tra qualche decennio non mi dispiacerebbe affatto, soprattutto se questo dovesse costarmi circa 12 euro al mese! Anche in questo caso la domanda è: il gioco vale la candela?? Pensaci!
e intanto a Kent’Annos!
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SECONDO appuntamento: "il gioco vale la candela?"
Seconda tappa di un viaggio speciale, in compagnia di tante persone disposte ad aiutarci in caso di necessità, un piccolo portamonete e un block notes per annotare riflessioni e considerazioni.
Proseguiamo con la medesima modalità, tornando a chiederci rispetto a cosa e perché, sarebbe opportuno crearsi una via di uscita capace di farci correre a gambe levate lontano da una situazione che potrebbe sembrarci insormontabile.
Sei un genitore?
I bambini sono una gioia immensa, ci amano incondizionatamente facendoci sentire le persone più importanti al mondo. Quando nasce un figlio la tua vita cambia e diventa il tuo primo pensiero. Cominci a farti delle domande a cui prima non pensavi per nulla. “E se non ci fossi più io, chi si prenderebbe cura della mia famiglia?”
Anche se dietro un monitor.. ti ho visto sai?!
Ok, gli scongiuri ci stanno, ma siamo genitori e non possiamo non pensarci!
Facciamo un esempio concreto.
Abbiamo acquistato casa ed abbiamo un mutuo sulle spalle e due figli piccoli. Lavoriamo entrambi. Se mi dovesse succedere qualcosa cosa accadrebbe?
Ci sarebbe un mutuo ancora da pagare, la mia famiglia sarebbe sotto schock e i miei bambini avrebbero bisogno di un aiuto specialistico. Ora non si è più in due e forse ci sarà bisogno di un supporto, per tutte le
attività dei bambini, per la casa. Ci sono le spese del mio funerale. I nostri bambini, crescendo, forse vorranno andare all’università o avviare un’attività. Forse saranno più penalizzati di altri loro coentanei.
Se io me ne andassi, che via di uscita potrei lasciare alla mia famiglia? Se potessero contare su 150.000 euro risolverebbero tutti i problemi? Forse si, ma sarebbe comunque molto meglio che non averne!
Si certo, come te, anche io mi auguro con tutto il cuore che non succeda mai e che arrivi a festeggiare ben oltre il mio ottantesimo compleanno, ma se bastasse pagare un prezzo di circa 35 euro al mese per assicurare alla mia famiglia una via di uscita se malauguratamente dovesse capitarmi qualcosa, io la prenderei in considerazione. Tu?
Insomma il gioco vale la candela? Pensaci!
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